
La Germania occupa un posto centrale all’interno della storia queer, molti sono gli avvenimenti importanti sviluppatosi in questo paese o che ne sono in qualche modo legati, tra di essi trova un posto di rilievo la storia dell’editoria omosessuale, che vede la Germania come la culla di molte riviste gay tra cui anche “Der Eigene”, tra le primissime riviste gay al mondo.
Diversamente dalla maggior parte dei paesi, che videro la nascita e l’evoluzione delle riviste omofile in maniera lenta e graduale, la produzione di riviste gay in Germania fu estremamente precoce e si sviluppò in modo rapido ma allo stesso tempo ebbe un percorso estremamente travagliata e scostante, eventi come l’avvento del nazionalsocialismo fermarono completamente la loro produzione, causando l’inevitabile scomparsa delle più importanti e antiche riviste gay tedesche e delineando una netta separazione tra le pubblicazioni omofile nate prima o durante la Repubblica di Weimar e quelle del secondo dopoguerra. I due periodici mostrati in questa pagina si collocano nella seconda parte di questa divisione, l’editoria gay post Repubblica di Weimar, che inizio intorno al 1950.
Questa seconda rinascita vede la città di Amburgo diventare la “capitale dell’editoria gay germanica”, dato che praticamente tutte le riviste con tale tematica pubblicate dall’inizio degli anni ’50 fino alla metà degli anni ’60 nacquero in questa città; tali periodici avevano lo scopo di riunire le persone con idee e ideali simili da tutta la nazione e creare un ambiente florido di scambi culturali e artistici, oltre ad affrontare i vari problemi sociali e legislativi con cui le persone omosessuali andavano a scontrarsi, come ad esempio la legge del paragrafo §175, purtroppo ancora attiva in Germania in quegli anni.
Sebbene il nazionalsocialismo fosse stato distrutto e la seconda guerra mondiale terminata la legislazione tedesca in merito al’omosessualità non migliorò molto, il paragrafo §175 unito alla legge §184 sulle oscenità e la pornografia furono di grosso ostacolo anche alla ripartenza delle riviste omofile che dovettero affrontare non pochi ostacoli, a cavallo tra legalità e illegalità il loro sviluppo fu caratterizzato da controversie legali sui contenuti, condanne, assoluzioni, pene detentive e multe che portarono all’irregolarità nelle uscite e spesso una breve vita della rivista, la storia di periodici come Freond e Der Weg, mostrate qui sotto, ne sono un chiaro esempio.

“Freond” è una delle prime riviste gay tedesche del secondo dopoguerra e anche una delle più colpite dalle leggi sulle oscenità e la pornografia, apparve per la prima volta nel maggio 1951 sotto il nome di “Die Freunde-Monatsschrift für ideale Freundschaft” che successivamente venne cambiato in “Freond” il 15 maggio 1952, edita ad Amburgo da Johannes Dörrast, scrittore e attivista per i diritti degli omosessuali, e Charles Grieger; al suo interno erano presenti ampi articoli sulla questione del §175 StGB, testi letterari, saggi storici e culturali e molto altro.
Nonostante non fosse un giornale pornografico né omoerotico attirò presto le attenzioni della polizia e dei tribunali tedeschi che gli si scagliarono contro svariate volte, partendo con diverse contestazioni per la violazione della legge §184, a causa delle immagini di nudo presenti nei primi numeri, portando al sequestro delle prime 3 uscite e causando non pochi problemi legali, problemi che Dörrast cercò di arginare cambiando drasticamente la sua linea editoriale usando nei successivi numeri immagini innocue come foto di lavoratori o di statue di artisti famosi; questo cambio di direzione purtroppo non servì a sviare le cattive attenzioni di cui oramai si erano coperti ma anzi, persino le nuove immagini secondo i pubblici ministeri più conservatori erano da considerarsi ugualmente immorali se messe in relazione alle tendenze della rivista, tale affermazione per fortuna non fu condivisa da tutti i membri del governo di Amburgo che quindi permisero a “Der Freunde/Freond” di continuare a pubblicare altri numeri se avessero continuato su questa nuova linea.
Ovviamente i conservatori non furono per nulla contenti di questa scelta e decisero di non limitarsi alle denunce in tribunale per fermare gli editori ma intrapreserono anche altre strade, come ad esempio rivolgersi alla Deutsche Bundespost (l’allora amministrazione postale tedesca) nel novembre 1951, sostenendo che “Die Freunde” violava la moralità e di conseguenza non poteva più rivendicare il servizio d’invio a basso costo delle sue riviste come materiale stampato (In base al regolamento postale del 30 gennaio 1929, paragrafo §4, comma 1, l’ufficio postale aveva il diritto d’impedire l’invio di scritti immorali nell’interesse del pubblico), il servizio postale era molto usato dalla stampa omosessuale per la vendita dei periodici e dei loro abbonamenti, che grazie a spedizioni in buste chiuse permettevano una maggior privacy dei lettori, il blocco del servizio postale fu seguito da mesi di processi e ricorsi che alla fine portarono alla vittoria dell’editore nel giugno 1952, un amara vittoria visto che tutti questi problemi prosciugarono le finanze del Dörrast portando “Freond” alla chiusura, con il suo ultimo numero nel Dicembre 1952.
La storia di “Freond” non era un caso a sé ma anzi condivideva un destino famigliare a un po’ tutta la stampa omofila post Weimar, caratterizzata da bassi profitti e piccoli editori maggiormente interessati nel diffondere la storia e cultura gay e nel creare una comunità omosessuale unita piuttosto che nel ricavarne grossi guadagni.
Estratto della rivista "Freond" Anno2, Nr.5 (1952)
Titolo | Freond : monatsschrift für ideale freundschaft |
Paese | Amburgo, Germania |
Lingua | Tedesco |
Periodo | 1951-1952 |
Primo numero | “Freond” (anno 2°, maggio 1952) |
Note | Apparve per la prima volta nel maggio 1951 sotto il nome di “Die Freunde-Monatsschrift für ideale Freundschaft” che successivamente venne cambiato in “Freond” il 15 maggio 1952. Ultimo numero nel Dicembre 1952 |
Editore | Johannes Dörrast & Charles Grieger |

“Der Weg” è un ulteriore rivista che si va a unire, come “Freond”, alla nutrita cerchia della stampa omosessuale del secondo dopoguerra, anch’essa edita ad Amburgo, si va però a differenziare per quel che riguarda la longevità, nata grazie a Rolf Putzinger nel dicembre 1951 col nome di “Die insel” (nome noto al’interno della stampa gay, già durante la Repubblica di Weimar era presente un omonima rivista pubblicata da Friedrich Radszuweit, quest’ultima non collegata a quella nuova), si svilupperà per quasi vent’anni cambiando nome in “Der Weg – zu Freundschaft und Toleranz” nel settembre 1952.
“Die Insel/Der Weg”, come la precedente non era una rivista di natura erotica ma al contrario conteneva saggi culturali e storici, annunci di vario genere, poesie e altri articoli legati al mondo gay.
Queste pubblicazioni erano delle vere e proprie opere di formazione, crescita e confronto, pronte a dare un attimo di speranza a giovani ragazzi gay cresciuti in un momento storico non semplice in cui omofobia, paura e solitudine la facevano da padrona. Uno dei principali obbiettivi di queste riviste era per l’appunto promuovere relazioni tra uomini omosessuali della Germania occidentale stampando regolarmente diverse pagine di annunci personali attraverso i quali gli uomini gay cercavano amici e amanti.
Numerose furono le lettere dei lettori, inviate agli editori a testimonianza dell’importante lavoro svolto, in cui è possibile leggere quanto le riviste avessero influenzato in meglio le loro vite e quanto queste li avessero aiutati a superare i propri sentimenti d’isolamento.
Estratto della rivista "Der Weg" Anno4, Nr.12 (1954)
Titolo | Der Weg: zu Freundschaft und Toleranz |
Paese | Amburgo, Germania |
Lingua | Tedesco |
Periodo | Anni ’50 & ’60 |
Primo numero | Der Weg (2° anno, n° 9, settembre 1952) |
Note | “Der Weg” viene pubblicato nel Novembre 1951 col titolo “Die Insel: Monatsblätter für Freundschaft und Toleranz“, dopo 8 numeri il titolo viene cambiato mantenendo la numerazione. |
Editore | Rolf Putziger |