Fotografia francese realizzata durante la Belle Époque in completa clandestinità, probabilmente all'interno dello studio di un fotografo, consapevole del grosso mercato pornograficho che si stava iniziando a sviluppare in quegli anni.
“Aux Champs-Elysees” Francia, inizio 1900.
Cartolina francese della prima metà del '900, con su raffigurata un' immagine pornografica gay, ambientata all'interno dei Giardini Elisi, luogo molto frequentato da omosessuali e marchettari durante la Belle Epoque.
“Ragazzo su pelliccia di leopardo” Wilhelm von Plüschow (1852-1930)
Foto albumina di Guglielmo Plüschow, raffigurante un giovane ragazzo italiano sdraiato su una pelliccia di leopardo, decorazione spesso usata dall'artista.
“Auto-Fellazio” di Vincenzo Galdi. (Italia, foto-cartolina Tensi 1920Ca)
Foto-cartolina Tensi con su stampata una fotografia pornografica di Vincenzo Galdi, il modello usato è il giovane ragazzo italiano soprannonimanto "il Serpente".
“Le Conseil de Révision. – Respirez fort…du haut, bien entendu!” Nr.6 (Parigi, 1906 Ca.)
Cartolina francese di inizio '900 raffigurante un giovane ragazzo nudo durante la visita medica militare, obbligatoria per i neo-maggiorenni in quel periodo.
John S. Barrington e la sua arte. Inghilterra anni ’60.
Set di stampe di John S. Barrington, fotografo, editore e artista inglese degli anni '60. Le sue opere, allora non molto apprezzate, oggi sono estremamente rare e ci mostrano il classico ideale di bellezza beefcake di quegli anni.
“Der Ring” Anno 1, Nr. 4 (Germania, 1955).
Rivista Omofila tedesca del secondo dopoguerra, edita da Gerhard Prescha. Fu estremamente agguerrita, con i suoi articoli, nell'attaccare e condannare l'atteggiamento che la polizia e i tribunali della Germania avevano nei confronti degli omosessuali. Le sue lotte la resero un bersaglio delle autorità che la ostacolarono in tutti i modi fino alla chiusura nel 1958, ciò la rende oggi estremamente rara vista la scarsità di numeri prodotti.
Fotografia stereoscopica della seconda metà dell’800
Particolare fotografia stereoscopica del XIX secolo, raffigurante una sorta di ballo in maschera con varie coppie che si divertono, tra di essi anche due coppie uomo/uomo che ballano, se siano coppie gay o solo amici non ci è dato sapere, ma è comunque un bello scatto che mostra un momento affettivo tra due uomini in un epoca in cui non era una cosa comune.
“Babilonia” Nr. 1-2-3-4 (Italia 1983)
Babilonia nata all'inizio degli anni '80, diventerà la più longeva rivista lgbt Italiana, con oltre 280 numeri prodotti e usciti a cadenza mensile dal 1982 al 2009.
“Derriere «Lui» L’homosexualité en Allemagne” di John Grand-Carteret, Francia 1908.
Opera simbolo dello scandalo Harden-Eulenburg e della bufera mediatica che causò in tutta Europa. Carteret riunì in questo volume 150 vignette satiriche che avevano lo scopo di accostare l'omosessualità ai massimi vertici militari della Germania.
“The Photographs of Frederick Rolfe: Baron Corvo 1860-1913” di Donald Rosenthal (Edizione limitata – 2008)
Il primo e unico libro che affronta la biografia del Barone Corvo sotto un'altra luce, mostrandoci una delle più grandi passioni di Frederick Rolfe che era la Fotografia. In quest'opera, in edizione limitata, vengono inoltre riunite oltre 50 immagini inedite di quest'artista controverso.
“CLERK – Well, you cute little mama’s hope, I’ll bet that you use fairy soap.” Stati Uniti, 1910 Ca.
Carta postale satirica di inizio '900, viene ricalcalto lo stereotipo che vedeva tutti i commessi di sartoria e abbigliamento dei grandi magazini statunitensi come se fossero omosessuali ed effeminati, luogo comune che rimase per molti anni e fu ripreso da molti altri paesi.
L’Eldorado della Repubblica di Weimar
Cartoline e gettoni da ballo, ricordi della Berlino d'un tempo.
“Freond” & “Der Weg” , la stampa gay tedesca del dopoguerra.
"Freond" e "Der Weg" alcune delle più importanti riviste tedesche del dopoguerra, simbolo di rinascita e di voglia di ripartire della comunità omosessuale germanica.
“Nudo sul tappeto” di Guglielmo Plüschow (1852-1930)
Foto all'albumina di Guglielmo Plüschow, scattata probabilmente sul terrazzo del suo studio a Roma alla fine del XIX secolo.