La trilogia su Fredi di Max des Vignons (Francia, 1929-1930)

Durante le mie continue ricerche legate alla storia, arte e cultura omofila, che mi hanno portato a scoprire, conoscere e collezionare tanto materiale legato a ciò, mi sono recentemente Imbattuto nella trilogia a tema gay su “Fredi” firmata da Max des Vignons, pseudonimo noto principalmente tra il 1908 circa e la prima metà degli anni ’30 per la realizzazione di storie erotiche.
I tre volumi, che potete vedere qui in basso, furono il primo e unico esordio di des Vignons nella letteratura omofila e il modo in cui veniva trattata tale tematica rappresentava una grossa novità non solo per lo scrittore, la saga infatti affronta l’omosessualità in modo centrale e benevolo e, secondo la prefazione, il testo fu creato inizialmente per fornire uno strumento di conoscenza utile ad educatori e genitori per poter comprendere e fronteggiare l’omosessualità dei propri figli. In realtà quest’intento “educativo” riguardava più che altro il primo numero e fu quasi del tutto accantonato con il proseguo della saga, molto probabilmente era più che altro un metodo per avere una sorta di garanzia morale indispensabile per rendere accettabile un opera del genere, che altrimenti difficilmente avrebbe visto la luce.

copertine originali della prima edizione dei tre volumi della serie, con incisioni e testo in blu e rosso.

Vol. 1 “Fredi a l’école” di Max des Vignons (Parigi, Librairie artistique, F. Brenet, éditeur, 1929, in-8°). 9 incisioni nel testo più 4 acqueforti fuori testo.

Vol. 2 “Frédi s’amuse” di Max des Vignons (Parigi, Librairie artistique, F. Brenet, éditeur, 1929, in-8°). 10 incisioni nel testo più 4 acqueforti fuori testo.

Vol. 3 “Frédi en ménage” di Max des Vignons (Parigi, Librairie artistique, F. Brenet, éditeur, 1930, in-8°). 9 incisioni nel testo più 4 acqueforti fuori testo.

Nella narrazione viene affrontata la crescita e lo sviluppo di un giovane, chiamato per l’appunto Fredi, che comprenderà di essere diverso dagli altri durante i suoi anni di scuola, e con il lettore vivrà è affronterà le paure, le incertezze e i turbamenti emotivi che lo porteranno a dare un nome a questa sua diversità e ad accettare definitivamente, nel secondo volume, il fatto che non potrà mai avere un interesse romantico o sessuale nei confronti delle donne. Ogni volume della saga segue Fredi lungo una determinata fase della sua crescita e maturazione, ci verrà mostrato il ragazzo crescere non solo da un punto di vista psicologico ma anche anagrafico, se nel primo libro troviamo quello che è praticamente poco più che un bambino, con il terzo e ultimo volume troveremmo un uomo, maturo e con nuovi desideri, come quello di potersi sposare e creare una sua famiglia con un altro uomo.

Disegni originali firmati da G. Smit che furono realizzati come prova di copertina per il terzo e ultimo volume della saga.

(Collezione privata)

Prova di copertina di “Frédi en ménage” che fu in fine selezionata. (1930 Ca.)

Disegno realizzato intorno al 1930, come prova di copertina di “Frédi en ménage”, l’opera fu scartata a favore di quella mostrata a lato.

Questi libri, furono pubblicati in Francia tra la fine degli anni ’20 e l’inizio degli anni ’30, e nonostante fossero uno dei primi casi di narrativa gay che affrontavano questa tematica in modo benevolo, i pensieri e luoghi comuni di quegli anni comunque non erano assenti, anche se in maniera moderata era possibile vedere chiaramente nel testo i preconcetti dell’epoca, già dalla prefazione veniva meěsso in chiaro che l’essere gay non era un normale orientamento sessuale ma piuttosto un comportamento acquisito nel tempo per via di un’educazione imperfetta durante l’infanzia, oltre a ciò il testo era infarcito di stereotipi di vario genere, alcuni dei quali non del tutto scomparsi tutt’ora, come ad esempio la visione che si ha della’omosessuale attivo e quello passivo, in cui l’attivo veniva illustrato come un uomo virile e dominanti in completa contrapposizione alla figura del passivo, considerato femminile e civettuolo; ovviamente tutto ciò era solo il frutto dei condizionamenti sociali che ogni persona subiva in quegli anni e della scarsa informazione che si aveva di determinate tematiche, che per forza di cose si rispecchiavano a loro volta anche in questi racconti.

Prefazione, scritta in francese, che accompagnava la prima edizione di “Fredi a l’école” (1929).

Le illustrazioni

Ad arricchire i tre volumi di Max des Vignons troviamo svariati disegni firmati da Gaston Smit, che negli anni hanno contribuito non poco a far sì che questi libri diventassero un opera ricercata dai collezionisti.
Le informazioni anagrafiche su Gaston Smit sono tutt’ora praticamente nulle, si ritiene che questo nome possa essere uno dei tanti pseudonimi che usava l’artista, insieme a Georges Topfer o James Barclay, ma nonostante i diversi nomi il suo tratto resta inconfondibile; fu attivo in Francia dal 1908 circa, anche se il suo periodo più prolifico iniziò nel 1919, fino alla seconda metà degli anni ’30, realizzava disegni erotici ma si distingueva dalla massa per l’unicità del suo tratto e per la particolarità delle sue composizioni, solitamente tendenti alle pratiche BDSM.
Come fu per Max des Vignons, anche per Gaston Smit realizzare illustrazioni a tema gay rappresentava una novità per il suo lavoro, oltre alle incisioni presenti nelle copertine creò alte 9/10 incisioni per libro che furono inserite con il testo e aggiunse altre 4 acqueforti vendute solo a chi richiedeva il libro per corrispondenza, quest’ultimo avevano una qualità di stampa nettamente superiore alle incisioni che si potevano trovare nel testo e riportavano illustrazioni eroticamente più spinte.

Questa è una piccola selezione di acqueforti, su fogli sciolti, che venivano vendute separativamente ai libri, avevano un costo elevato e potevano essere ordinate solo da chi acquistava il libro per corrispondenza.


I libri della prima edizione della serie su Frédi sono tutt’ora estremamente rari, persino in Francia solo la Biblioteca Nazionale può vantare di possedere tutti e tre i volumi, ma per chi fosse interessato a leggerli da qualche anno (2018) è possibile acquistare la prima riedizioni completa e fedele realizzata da GayKitschCamp. Clicca qui per saperne di più!

2 risposte a "La trilogia su Fredi di Max des Vignons (Francia, 1929-1930)"

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